ASTRONOMIA COSMOLOGIA TELESCOPI FOTOGRAFIA
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FOTOGRAFIA ASTRONOMICA E PROVA DI INSEGUIMENTO COM MONTATURA EQ3 MOTORIZZATA
QUI SOTTO DUE PROVE E RESECONTO
I - FOTOGRAFIA ASTRONOMICA CON EQ3 E FOTOCAMERA DIGITALE COMPATTA KODAK Pixpro AZ 422
II - PRECISIONE INSEGUIMENTO CON MONTATURA EQ3, CERCATORE TELRAD E IN PARALLELO UNA CANON 6D MARK II E ZOOM A 110 MM
di C. Rossi
I - FOTOGRAFIA ASTRONOMICA CON EQ3 E FOTOCAMERA DIGITALE COMPATTA KODAK Pixpro AZ 422
La prova è stata effettuata presso la località Casaletto Rosso Civitavecchia in 18 Agosto 2023, astrofili Emanuele Regina e Carlo Rossi
Il cielo era leggermente velato ed inoltre la zona essendo vicina alla città presenta un certo inquinamento luminoso ma non forte.
La montatura è la classica EQ3 della Bresser motorizzata in AR con un motorino esterna e piccola ruota dentata.
La fotocamera è una compatta digitale ma con funzioni tipo reflex: priorità tempi(diaframma/in manuale, ecc. con regolazione del diaframma, tempi e sensibilità in ISO.
Permette un campo ottico da 20 mm a 1000 mm e con il digitale si arriva a 4000 mm.
Logicamente dato anche il prezzo sui 165 - 200 euro ha un sensore che va bene in piena luce ma di notte ad elevata sensibilità presenta la famosa grana dell'immagine.
Le foto sono state scattate in genere a f/3 f/5 e 1600 - 3200 iso, con tempi variabili di 5/10 secondi fino al limite massimo di 30 secondi in manuale.
La montatura è visibile nella foto ma in u'altra configurazione (paragrafo II)
La messa in polare è stata fatta ad occhio con bussola e visione della polare fra la gamba Nord del cavalletto, questo chiaramente ha limitato i tempi di esposizione e in molte foto non pubblicate è visibile il mosso.
La relativa precisione della EQ3 e della messa in polare si fa sentire sula focale regolabile della fotocamera, le foto sono con il grandangolo a 20 30 mm e alla massima focale di circa 200 mm più o
meno.In linea generale le foto delle costellazioni e panoramiche sono con il grandangolo mentre le nebulose e ammassi stellari con focla sui 200 mm.
Come risaputo l'allineamento polare richiede ingrandimenti sostenuti e tanto più elevati sono gli ingrandimenti tanto più preciso sarà l'allineamento e quindi la precisione di guida nella fotografia astronomica .
Messa in polare manuale verso Nord e altezza a 42°.
Configurazione usata EQ3 e fotocamera Kodak.
tastiera per l'inseguimento in ar
A questo punto messa in manuale la fotocamera si inizia a provare e scattare, prima anche a focali minori.
Siccome la fotocamera ha l'autofocus è necessario scattare parecchie foto di una sola immagine e per poter centrare l'oggetto al centro del fotogramma ci viole pazienza capacità e molte foto.
Su 200 foto scattate circa 20 sono risultati buone e di ueste le migliori sono qui pubblicate.
Il risultato ottenuto è il seguente :
M42 grande
nebulosa in Orione
M42
a focale maggiorata
M 42
Costellazione di Orione
Costellazione
di Orione
Orione
sorge
Orione basso a sx Toro con Iadi Pleiadi in alto
Giove al centro, Pleiadi a sx in alto
Ammasso stellare delle Pleiadi
Pleiadi Iadi
Pleiadi
M31 galassia di Andromeda
Luna appena visibile sulla Sx Saturno al centro
Saturno
Pilastri di luce foto 18 11 23
Autore Carlo Rossi - Casaletto Rosso
Civitavecchia - 30 secondi esposizione e 3200 iso a f/4 - pilastri non
visibili a occhio nudo o forse leggerissimi.
in genere i cristalli di ghiaccio disposti orizzontalmente cadono verso terra formando delle colonne luminose dovute in genere al Sole o alla Luna .
Il caso è particolarissimo in quanto ancora non fa molto freddo ma tenendo conto che alle 24 al suolo c'erano 9 gradi ma in altre località più lontane da Civitavecchia si è scesi a 6 gradi e forse meno, tenuto conto che le temperature in atmosfera erano più fredde sicuramente si saranno formati cristalli di ghiaccio leggerissimi.
In definitiva un fenomeno conosciuto ma evidenziato tramite foto a lunga posa e presenza della Luna che illuminava i cristalli di ghiaccio.
Chiaramente il fenomeno si verifica nell'alta atmosfera in assenza di vento poi la luce riflessa è diretta verso terra.
Conclusioni: condizioni atmosferiche non ottimali, messa in polare lasca, strumentazione limitata, si può accedere alle meraviglie della volta stellata
N.B. CON UN GRANDANGOLO SI POSSONO SCATTARE FOTO A LARGO CAMPO ANCHE SENZA MONTATURA BASTA UN CAVALLETTO! ESPOSIZIONE 30 - 60 SECONDI, TEMPI PIU' LUNGHI SE SI SCATTA VICINO ALLA STELLA POLARE.
II - PRECISIONE INSEGUIMENTO CON MONTATURA EQ3, CERCATORE TELRAD E IN PARALLELO UNA CANON 6D MARK II E ZOOM A 110 MM
C. Rossi
Il puntamento con il Telrad e i due strumenti posti su una montatura EQ3 motorizzata in ar ha posto in essere la relativa precisione della EQ3 soprattutto quanto tempo tiene la montatura EQ3 motorizzata al massimo dello zoom circa 110 mm.
Come risaputo l'allineamento polare richiede ingrandimenti sostenuti e tanto più elevati sono gli ingrandimenti tanto più preciso sarà l'allineamento e quindi la precisione di guida nella fotografia astronomica (vedasi un'altro ns. articolo nel sito).
Messa in polare manuale verso Nord e altezza a 42°.
Configurazione usata:
telrad a sx - Canon 6d Mark II a destra (quella con cui sono state
scattate le foto per poter poi verificare l'eventuale mosso nelle foto)
La prima operazione è stata quella di mettere in parallelo manuale il Telrad con la fotocamera, accendere il reticolo rosso del Telrad e posizionarlo al centro del campo alla minima luminosità, poi dopo la messa in polare manuale è stato eseguito il puntamento della stella Vega della Lyra con il Telrad (questo è il vantaggio si trova subito la stella dato il campo vasto) . Successivamente con lo zoom al minimo ingrandimento si è puntata Vega (già nel campo) centrandola poi mano aumentando lo zoom si eseguono nuovi centramenti fino alla zoom massimo (con l'occasione si ricentra il Telrad).
Quindi il centramento è di fatto eseguito con la fotocamera a 110 di focale.
tastiera per l'inseguimento in ar
A questo punto messa in manuale la fotocamera si inizia a provare e scattare, prima anche a focali minori.
Il risultato ottenuto è stato stupefacente:
Vega
a dx e Altair a sx fotografate con lo zoom a circa 20 mm di
focale, 10 secondi a 1600 iso (4 secondi altrimenti la foto si brucia)
zoom al massimo 4 secondi su Vega a 2500 iso
zoom al massimo 30 secondi su Vega a 5000 iso
zoom al massimo 30 secondi su Vega a 6400 iso
sui 30 secondi si intravede ai bordi una leggera ovalizzazione dovuta anche allo zoom.
Conclusioni: il Telrad favorisce il puntamento inziale, la EQ£ motorizzata tiene 30 secondi di esposizione con riferimento al puntamento iniziale zoom a 110 mm di focale chiaramente una foto a piccola focale 110 mm con cui però si possono scatatre delle belle foto in presenza di un cielo buio.